Saggi critici

Ferenc Pintér, grafikus

Senza titolo-11973 - Le inchieste del Commissario Maigret

Saggio introduttivo di Bepi Vigna alla monografia “Ferenc Pintér” Pubblicata da Segni e Disegni nel 2005.
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FERENC PINTER MILANO - 1965

Picture-Taker-lmw4WE La rivista della concessionaria di pubblità SIPRA, 1965

Un ritratto di Erminio Valenza sulla rivista della Sipra, racconta un Ferenc Pintér a quel tempo giovane rivelazione della grafica editoriale e pubblicitaria italiana.Leggi tutto...
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Maigret secondo Pintér - 2007

Picture-Taker-IpvxUe 2007, Ferenc Pintér disegna Maigret, grafite su carta
Ferenc Pintér firma una breve introduzione al volumeTutti i Maigret di Pintér
Perché, dopo ottanta-novanta copertine (comprese le inedite), riesco, e continuo, a disegnarle con immutato interesse, anzi con piacere? Parlo delle copertine di Maigret, che sono rimaste per me il soggetto stimolante di sempre e che, qualche volta, riescono forse a parlare un linguaggio grafico scarno e denso come la prosa di Simenon. Leggi tutto...
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Disegnare Maigret - 2008

Picture-Taker-gFyCpW1974, studio per copertina Maigret

Prefazione di Santo Alligo al volume “Tutti i Maigret di Pintér”, Little Nemo, 2008.
Al mondo non sono molti gli illustratori che hanno realizzato, come Pintér, tante illustrazioni per i ‘racconti polizieschi’; ma forse nessuno come lui ha disegnato tante copertine per i romanzi del commissario Maigret scritti da Georges Simenon, tutte pubblicate da Arnoldo Mondadori tra il 1961 e il 1991.
Dopo aver fatto qualche lavoro per lo “Studio Stile” di Rossetti e Cremonesi, Pintér si presentò nel 1960 alla Mondadori per proporsi come collaboratore esterno, ma, con sua grande gioia, fu assunto subito da Anita Klinz, art director dell’ufficio grafico. Prima di illustrare le copertine gli fu affidato il compito di disegnare, con tratto sintetico e mai descrittivo, la pubblicità della casa editrice inserita nei “Gialli Mondadori”.
I primi Maigret di Pintér sono, nel 1961, le sovraccoperte per i due volumi de “L’ispettore Maigret” nella vecchia collana degli “Omnibus”. Mentre le disegnava, Pintér non avrebbe mai pensato che il commissario seguitasse ad incalzarlo per oltre quarant’anni attraverso tante collane editoriali. Leggi tutto...
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Pintér, la pittura grafica - 2005

Picture-Taker-ct0ogp1960, due pagine pubblicitarie per Mondadori

Un saggio di Santo Alligo, dal secondo volume diPittori di Carta
C’è un’artista che per più di quarant’anni è entrato (e ancora entra), con discrezione e autorevolezza, nelle case di milioni di italiani. Con discrezione perché i suoi lavori erano riprodotti sulle copertine di libri stampati in migliaia di copie; con autorevolezza perché le sue copertine si imponevano al lettore per l’efficacia della sintesi, per la suggestione evocativa dell’immagine, per l’assoluta padronanza pittorica, per l’equilibrato dosaggio del lettering. Così, mentre il suo nome rimane, ancor oggi, quasi sconosciuto (salvo agli addetti ai lavori e ai moltissimi estimatori), conosciute da tutti sono, invece, le sue copertine. Parlo di uno dei più grandi illustratori - non solo italiani - della seconda metà del Novecento: parlo di Ferenc Pintér, che, come si vedrà, del tutto italiano non è. Un “pittore di carta” che ha avuto, dopo infiniti articoli, mostre e riconoscimenti internazionali, la sua prima e unica monografia (che molti attendevano da Mondadori, l’editore che più di tutti ha beneficiato della sua opera), pubblicata da Segni & Disegni, un piccolo editore specializzato di Torino. Leggi tutto...
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