Grafica

Ferenc Pintér, grafikus

Senza titolo-11973 - Le inchieste del Commissario Maigret

Saggio introduttivo di Bepi Vigna alla monografia “Ferenc Pintér” Pubblicata da Segni e Disegni nel 2005.
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Il rivoluzionario Pintér - 1971

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Il Poliedro, Periodico dell’associazione italiana artisti e grafici pubblicitar
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Valerio Fantinel, sindacalista, collega, amico, comunista, intervista Ferenc Pintér nel 1971, all’interno di una serie di articoli dai quali dovrebbe “emergere la posizione sociale e ideologica degli operatori più sensibili” del mondo della comunicazione. L’intervista trasmette certamente alcune delle idee di Pintér in quel tempo e in quel momento, ma tradotte in un linguaggio militante che chi ha conosciuto Pintér, uomo politicamente impegnatissimo ma dalle ferree convinzioni anticomuniste, non potrà che trovare molto divertente. E’ uno dei pezzi più interessanti del suo archivio, testimonianza della lunga amicizia con Fantinel, con cui Pintér ha intrattenuto, anno dopo anno in Mondadori, un lungo e amichevole dialogo, nonostante -o forse proprio a causa- della siderale distanza di convinzioni politiche.Leggi tutto...
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Il lungo viaggio nella grafica di Ferenc Pintér -1991

Picture-Taker-grayK6Una lunga intervista a Ferenc Pintér, raccolta da Ettore Maiotti, pubblicata in “Grafica” Fratelli Fabbri Editori, Milano 1991Leggi tutto...
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Pintér, la pittura grafica - 2005

Picture-Taker-ct0ogp1960, due pagine pubblicitarie per Mondadori

Un saggio di Santo Alligo, dal secondo volume diPittori di Carta
C’è un’artista che per più di quarant’anni è entrato (e ancora entra), con discrezione e autorevolezza, nelle case di milioni di italiani. Con discrezione perché i suoi lavori erano riprodotti sulle copertine di libri stampati in migliaia di copie; con autorevolezza perché le sue copertine si imponevano al lettore per l’efficacia della sintesi, per la suggestione evocativa dell’immagine, per l’assoluta padronanza pittorica, per l’equilibrato dosaggio del lettering. Così, mentre il suo nome rimane, ancor oggi, quasi sconosciuto (salvo agli addetti ai lavori e ai moltissimi estimatori), conosciute da tutti sono, invece, le sue copertine. Parlo di uno dei più grandi illustratori - non solo italiani - della seconda metà del Novecento: parlo di Ferenc Pintér, che, come si vedrà, del tutto italiano non è. Un “pittore di carta” che ha avuto, dopo infiniti articoli, mostre e riconoscimenti internazionali, la sua prima e unica monografia (che molti attendevano da Mondadori, l’editore che più di tutti ha beneficiato della sua opera), pubblicata da Segni & Disegni, un piccolo editore specializzato di Torino. Leggi tutto...
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